Lu Sand'Andonie: il culto di Sant'Antonio Abate ad Ortona
Lu Sand'Andonie

Nonostante i profondi cambiamenti socio-economici avvenuti negli ultimi decenni, Ortona conserva un legame solido con le tradizioni del passato rurale, soprattutto in ambito folkloristico. 

Tra queste spicca la festa di Sant'Antonio Abate, noto in dialetto come "Lu Sand'Andonie", che rappresenta un momento di forte identità culturale.

Sant'Antonio Abate, spesso chiamato in dialetto "lu varvute" per la lunga barba che lo contraddistingueva, nacque a Koma, in Egitto, nel 251 e morì in un convento vicino alle coste del Mar Rosso nel 356. La sua vita e le sue lotte con il demonio nel deserto furono narrate dal monaco Atanasio da Alessandria.

Ad Ortona i gruppi "Amici del Sant'Antonio", "Circolo culturale San Donato" e "Associazione Culturale San Leonardo" nel mese di gennaio portano in scena la rappresentazione nota come "Le tentazioni di Sant'Antonio". Questo rituale coinvolge sempre numerosi spettatori ad ogni spettacolo.

La rappresentazione prevede figure simboliche come il Santo, raffigurato con saio e barba di stoppa, sorretto da un pesante bastone legnoso e nodoso, i frati, qualcuno anche curvo dal peso degli anni, un uomo vestito da diavolo tentatore, gli angeli nelle loro candide vesti dotate di ali, che proteggono il Santo.

Il canto in dialetto "Sand'Andonie a lu deserte", racconta i tentativi del demonio di far cadere il Santo nel peccato o di metterne alla prova la pazienza. Nonostante le continue tentazioni Sant'Antonio trionfa sempre, sconfiggendo il diavolo. Questo esito, simbolo della vittoria del bene sul male, assume un significato propiziatorio, portando speranza e protezione nei locali che ospitano la rappresentazione.

Le associazioni culturali ortonesi ogni anno allestiscono un ricco calendario degli spettacoli, non perdete l'occasione di visitare Ortona nel mese di gennaio per assistere ad uno spettacolo unico!